Direct Lending Fund
Oltre al fondo già operativo SGT ACO Direct Lending (Italy) Fund, Sagitta sta investendo nella strutturazione di una piattaforma di gestione di fondi di direct lending rivolti a cogliere le opportunità di mercato in tale settore, sia rivolto ad aziende con difficoltà temporanee di accesso al credito tradizionale, sia per aziende performing.
Il direct lending è un importante strumento di diversificazione delle fonti di finanziamento per le imprese che consente di ottenere le risorse necessarie per finanziare il capitale circolante commerciale, ricevere credito a medio-lungo termine finalizzato a progetti di espansione o di rifinanziamento del debito. I fondi di direct lending, orientati per proprio scopo al medio-lungo periodo, possono offrire il supporto adatto alle imprese attraverso una struttura di finanziamento flessibile e customizzata.
I Fondi allo studio sono diversi e avranno le seguenti strategie di investimento:
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- Finanziamenti di «nuova finanza» verso aziende i cui crediti siano classificati «UTP»
- Real estate & bridge financing
- Finanziamenti ad aziende performing in basket, con (eventuale) successiva cartolarizzazione.
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Il processo di investimento dei Fondi di direct lending, è supportato da una piattaforma Fintech e da un credit scoring proprietario della SGR al fine di valutare sia gli aspetti di merito creditizio (anche nell’ambito di situazioni non-performing), gli elementi di rischio e i profili ESG.
Special Situation Fund
Sagitta sta studiando il lancio di un fondo riservato ad investitori istituzionali e dedicato alla realizzazione di investimenti in partecipazioni in società industriali italiane che, pur avendo fondamentali industriali solidi, si trovino in temporanee situazioni di difficoltà e/o squilibrio finanziario o crisi originate da motivi differenti. Il fondo può intervenire in operazioni di risanamento o procedure quali:
- Composizione negoziale della crisi
- piano di risanamento o accordo di ristrutturazione;
- concordato preventivo;
- altre situazioni particolarmente complesse che siano di ostacolo ad una normale conduzione dell’impresa e consentano al fondo di effettuare un investimento a condizioni favorevoli (stallo gestionale, contenziosi tra azionisti, etc.…).
Il fondo investirà in società che siano operative in settori o segmenti di mercato caratterizzati da prospettive di crescita o almeno di stabilità e che si trovino quindi in uno stato di crisi per ragioni non riferibili al prodotto o al mercato specifico, ma per cause esterne o situazioni complesse, rimovibili a seguito dell’operazione di ristrutturazione:
- eccessivo indebitamento finanziario dovuto a precedenti leveraged buy-out;
- ricambio generazionale non gestito con successo dall’imprenditore;
- carenza di liquidità dovuta a peggioramento del rating e difficoltà di accesso al credito bancario;
- realizzazione di investimenti con ritorni inferiori a quelli attesi, creando indebitamento non sostenibile.